giovedì 13 gennaio 2011

Tempi moderni ?

Diciamolo francamente, la figura dell'operaio, ovviamente sfruttato, oppresso dal Padrone, ovviamente avaro, ricco ed arrogante, suscita delle emozioni e delle nostalgie mai sopite e malcelate nella sinistra italiana, tutta cachemire, champagne, Saint Moritz (e scarpe di decathlon).
Una sinistra radical chic, con l'orecchino e la erre moscia, che è liberale e riformatrice nelle pie intenzioni, ma nei fatti ostaggi di massimalismi e vecchie logiche vetero sindacali.
Nel contrasto tra un conservatore ed un innovatore, è risaputo, vince sempre quest'ultimo. Se vince il primo, infatti, l'unica cosa che può accadere è che tutto resti così com'è.
Ma lo status quo non è più sostenibile.
Magari Marchionne e le sue proposte possono essere delle risposte sbagliate e tagliate con l'accetta, ma, invece, di accusarlo di voler sfasciare il lavoro e le sue tutele, perchè nessuno a sinistra punta il dito contro quel sindacalismo deteriore e clientelare che ha usato le leggi ed i tribunali per tutelare tutti quei casi di fannulloni, ladri, finti malati, baby pensionati e compagnia cantante ?
Perchè, cari amici della sinistra, non dite che le troppe tutele concesse ad alcuni lavoratori sono oggi la causa  delle proposte di Marchionne ?
Solidarizzate con l'operaio della FIAT, vessato dal Padrone. Ma vi siete mai resi conto che, quando acquistate  merce made in China o in Vietnam o di contrabbando, quelle stesse merci sono state prodotte in fabbriche dove davvero non esistono tutele e garanzie e che queste fabbriche sono le principali cause di sleale concorrenza a quello stesso operaio ?
Vi scandalizzate delle parole di Berlusconi a favore del piano Marchionne, ma non dite niente degli appoggi pubblici di Fassino, probabile candidato sindaco di quella Torino dove la FIAT è nata ?
Il marchionismo, cari amici della sinistra, propone una sua idea di innovazione, mentre voi rispondente balbettando e cincischiando, cercando di dare una botta al cerchio della Camusso e di Landini ed una botta alla botte di Marchionne.
Questa vicenda è il vero segno dei tempi moderni, ed ha ragione Chiamparino (Democratico sindaco di Torino) quando dice che il vero ricatto all'operaio lo fa il mondo globalizzato.
Infine non poteva mancare il rozzo tentativo che il Vendola dalla melliflua lingua cerca di portare avanti cercando la saldatura tra la "protesta" studentesca e la "protesta" della FIOM tramite il trinomio Berlusconi, Gelmini e Marchionne.
Tipica operazione di potere, in vista delle primarie del centrosinistra.
Diciamolo francamente, la figura dell'operaio, ovviamente sfruttato, oppresso dal Padrone, ovviamente avaro, ricco ed arrogante, suscita delle emozioni e delle nostalgie mai sopite e malcelate nella sinistra italiana, tutta cachemire, champagne, Saint Moritz (e scarpe di decathlon).
E se  i primi a sputtanarvi potrebbero essere proprio gli stessi operai ?!?!?

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