martedì 15 febbraio 2011

niente di nuovo sotto il sole di Milano

Il GIP di Milano ha deciso di rinviare a giudizio immediato Silvio Berlusconi per prostituzione minorile e concussione , viene da chiedersi dove è la novità ?
Credo che nessuno si aspettasse ragionevolmente il contrario, va bene essere ottimisti ma non fessi o, peggio, ingenui.
Il disegno è talmente evidente che può sembrare anche farlocco.
Visto che presto si scioglieranno le Camere e si andrà alle elezioni anticipate, è meglio che Silvio Berlusconi si presenti, a questa tornata elettorale, con un pesante fardello di accuse e con la spada di Damocle di una condanna sulla testa.
Chiaro e cristallino.
E' la riproposizione dello schema di Tangentopoli, quando bastava un semplice avviso di garanzia per essere cacciati dal consesso civile e ricevere il marchio della infamità.
Oggi bisogna solo rinforzare la dose, visto che un semplice avviso di garanzia non basterebbe, neanche se notificato a mezzo stampa.
Fortunatamente, poi, non tutto va come viene programmato e pianificato.
Eppure chi, oggi come allora, invoca la galera dovrebbe sapere, oppure aver capito, che è stato proprio Silvio Berlusconi il maggior beneficiario della "rivoluzione" di Mani pulite e non la gioiosa macchina da guerra de i Progressisti.
Chi oggi ha un orgasmo nell'apprendere questa notizia avrebbe dovuto rendersi conto, oramai da tempo, che Silvio Berlusconi è forte perchè manca di alternative e che una nuova ondata "moralizzatrice", ma direi puritana, rischia di creare un grosso immenso buco nero nel sistema politico italiano.
Una singolarità che rischia di far implodere questo nostro paese nelle sue attuali fragili infrastrutture condivise.
Un vuoto che non riusciamo a comprendere come potrebbe essere colmato.
Non invochiamo l'impunità per il Premier, se ha commesso reati è doveroso che paghi.
Ma quando le testimonianze delle vittime di tali reati sono concordi nell'escludere di aver subito qualunque tipo di violenza, allora il dubbio non solo è costituzionalmente legittimo, ma moralmente doveroso.
Niente di nuovo sotto il sole di Milano, dopo Mani pulite, adesso c'è Mani a posto !!!

lunedì 14 febbraio 2011

Si richiede un po' di congruenza

Sinceramente non trovo disdicevole che numerose donne siano scese in piazza per rivendicare la propria dignità.
Mi rimane difficile credere che quelle donne italiane siano talmente stupide ed ignoranti da credere che Ruby sia il modello dominante e che abbiano talmente poca autostima nelle proprie capacità di educatrici e delle facoltà intellettive delle proprie figlie, cugine, amiche e nipoti trattate come delle celebrolese, incapaci di un qualunque pensiero critico.
E', però, indubbio che la manifestazione non sia stata una manifestazione a favore di un nuovo movimento femminile, in grado di coniugare la tradizione femminista in questo nuovo millennio, ma una manifestazione antigoverno, cioè antiberlusconiana.
Ed anche qui non si riesce a comprendere come mai, di fronte ad un gruppo di ragazze bellocce, freddamente determinate a perseguire il successo facile e la ricchezza veloce a qualunque prezzo ed a dispetto di qualunque remora morale, supportate e sopportate da un ambiente familiare discutibilmente competitivo e rapace, alcune donne urlino i propri slogan contro Berlusconi piuttosto che contro queste infangatrici dell'ideale femmineo.
In mezzo a queste neopuritane si stagliano alcune figure che cercano di assurgere ad aedi di un nuovo modello muliebre.
Come non ricordare la Giovanna Melandri che partecipava alle feste di Briatore in Kenya.
Oppure la Emma Marone, che oggi si scopre antiberlusconiana, ma che è divenuta famosa grazie alla trasmissione Amici, programma di punta della berlusconiana mediaset.
Ci si scandalizza perchè la Minetti è stata eletta,senza aver fatto la gavetta, nel listino bloccato di Formigoni e nessuno si scandalizza perchè Arianna Madia sia stata eletta in Parlamento nella lista bloccata del Lazio, prevista dal Porcellum, senza aver fatto nessuna gavetta ?
Vogliono essere degli esempi, ma è troppo chiedere un minimo di congruenza ?

giovedì 10 febbraio 2011

Walk like an egiptyan...


La caduta di un regime, per quanto illuminato o moderato, non può che essere salutato positivamente da queste parti.
Ma adesso che Mubarack ha lasciato l'Egitto non possiamo non porci le domande riguardanti questa fase di transizione della rivoluzione egiziana e quelle a proposito della costruzione di questa nuova (e delicata) democrazia.
Non ci siamo mai appassionati alla politica estera, e non daremo consigli o faremo proposte, ma ciò non toglie che non sia interessante questa ondata di libertà sull'altro lato del Mediterraneo.
Quello che teniamo è che questa vicenda di questo storico regime change venga strumentalizzato per le vicende italiane.
L'Italia è, pur con tutti i limiti possibili, una repubblica democratica e, se davvero gli italiani vogliono cambiare registro, possono sempre farlo votando per una nuova coalizione di governo nel momento in cui si presenterà l'occasione, che in Italia non manca mai.
I festeggiamenti di liberazione degli egiziani non vanno confuse con i desiderata di alcuni benpensanti gracchianti e striduli che, alzando la voce, cercano di riempire il vuoto della politica e della vacuità delle loro proposte.
In Egitto la piazza ha costretto Mubarack a lasciare il paese perchè non aveva la forza legittimante di libere elezioni, in Italia, fortunatamente, abbiamo questa forza.
Quello che non abbiamo sono le persone che sanno accettare serenamente i suoi risultati.

lunedì 7 febbraio 2011

di vostra dignitate...


Adesso però carissime vestali della dignità femminile, bravissime custodi dei valori della tradizione e valenti sacerdotesse della superiorità femminile non mandate tutto in vacca (forse avrei scrivere toro).
Il prossimo 8 marzo, in occasione della vostra festa, non assiepate a mandrie tutti quei ristoranti, pub, bar, balere, discoteche ed affini che vi propineranno il trito e ritrito rito collettivo dello strip maschile.
Carissime depositarie della virtù muliebre, che recitate il verbo della Conchita a memoria, non fatevi infinocchiare da una società maschilista, retrograda, consumista ed edonista.
Vi prego dite di no, a tutti quei corpi muscolosi e scolpiti guizzanti nell'olio da massaggio, che agitano delle chiappe marmoree, appena coperte da un filo interdentale, e delle proboscidi da elefante, a stento represse dietro pochi centimetri quadrati di stoffa.
Riunitevi in un gruppo di lettura per commentare l'ultimo editoriale di Gad Lerner, datevi appuntamento a teatro, andate al cinema per vedere "Maschi contro femmine", facendo, ovviamente e giustamente, il tifo per queste ultime, al limite organizzate un public reading delle poesie della Plath e di Ada Merini.
Date uno smacco a questa pratica pop trash dello spogliarello maschile.
Dimostrate che la carne esposta, qualunque carne, non è cultura ed è abbrutimento della società.
Date l'esempio, ve ne prego.
La società maschilista vi ringrazierà....